Più di 10 anni fa, quando mi avvicinai a questo nuovo business, sinceramente ne sapevo ben poco di self storage. Mi sentivo un po’ come Don Abbondio in quel celebre passo dei Promessi Sposi quando si chiede: “Carneade, chi era costui?”. Era sicuramente un settore a me, e ai più, ignoto, ma mi incuriosiva molto e sembrava comunque un’interessante soluzione per riqualificare il nostro capannone, improduttivo ormai da troppo tempo.
Anche al pubblico, i potenziali clienti, comunque il termine self storage non diceva molto, solo in pochi, magari perché avevano viaggiato o frequentavano regolarmente gli Stati Uniti, conoscevano il servizio e lo chiamavano proprio self storage, anziché deposito o magazzino. L’evoluzione si nota anche nelle parole e frasi di ricerca sul web. Dieci anni fa solo 1 su 10 usava la chiave “self storage”, preferendo invece “deposito”, “magazzino”, “cantina”, “spazio extra”, “box”, mentre oggi la percentuale è salita al 50%. I tempi cambiano e cambiano anche noi.